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1. Dona un caffè

Nella pagina attività puoi trovare tutte le attività e i progetti che l’associazione porta avanti. Percorsi educativi, ricreativi e di supporto sociale, che attraverso l’arte e l’incontro con l’altro, favoriscono l’inclusione attiva e partecipata delle persone sorde nella società e con il mondo udente.

Le attività non sono a scopo di lucro e in linea con obiettivi e principi della nostra associazione, vogliamo che tutti i soci possano poter partecipare liberamente senza che si sentano esclusi per ragioni economiche. LISten è uno spazio per tutti, e ci teniamo che tutti possano partecipare.

Tuttavia, come sicuramente saprai, l’organizzazione di corsi ed eventi non sempre è facile da sostenere.

Ti proponiamo di aiutarci a sostenere i nostri progetti, così da riuscire a garantire a sempre più ragazzi e alle loro famiglie un supporto ed una piena accessibilità alle nostre attività.

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LISten APS – Sede legale: via Brandizzo 16, Torino

IBAN IT92V0760110300001035542602

Ti ricordiamo che le donazioni libere

sono fiscalmente deducibili. 

2. Supporta un ragazzo nel percorso di ricerca e orientamento lavoro

Quello dell’accesso al lavoro per le persone sorde è un tema spinoso. Come è possibile leggere anche sul sito dell’INPS, l’entrata in vigore della legge di riferimento n. 68/99 dispone una riserva generale di posti lavorativi da occupare per tutte le persone con disabilità nell’ambito di un’unica quota di riserva, senza più avere distinzioni per tipologia di handicap. Ciò ha comportato una notevole diminuzione dei livelli occupazionali delle persone sorde, portando un aggravamento della condizione di isolamento e impedendo di fatto la piena inclusione delle persone sorde nel contesto sociale.

Come naturale conseguenza a ciò si aggiunge una fatica emotiva derivata dalle difficoltà di comunicazione, nella ricerca stessa del lavoro e nell’affrontare i vari passi necessari alla ricerca stessa del lavoro, come il contatto con le aziende, e il colloquio.

A tal proposito LISten ha ideato un percorso ad hoc che accompagna i giovani sordi nella ricerca del lavoro non solo dal punto di vista pratico e concreto, ma anche dal punto di vista del supporto emotivo, gestione dell’ansia e superamento di quei timori e limiti che la persona potrebbe incontrare.

Il percorso, gratuito per i partecipanti, prevede 6 incontri individuali di un’ora ciascuno, tenuti da Erica Zani, assistente sociale, assistente alla comunicazione e coach dell’associazione LISten, che per i sordi segnanti si svolgeranno interamente in LIS.

 

  • Bilancio competenze ed esperienze pregresse, desideri ed obiettivi futuri. Verranno utilizzate tecniche proprie del coaching.
  • Definizione di un obiettivo specifico ed elaborazione del piano di azione.
  • Stesura Curriculum Vitae e lettera di motivazione.
  • Iscrizione e contatti con eventuali agenzie del lavoro.
  • Ricerca concreta e invio curriculum ad aziende e realtà lavorative per le quali la persona intende candidarsi.
  • Simulazione colloquio di lavoro.

Con il tuoi aiuto permetterai ad un ragazzo ad avere un’opportunità concreta di avere possibilità di ingresso nel mondo del lavoro.

60 euro

Grazie a te un ragazzo potrà avere accesso gratuito al percorso di supporto e orientamento lavoro.

120 euro

Grazie a te due ragazzi potranno avere accesso gratuito al percorso di supporto e orientamento lavoro

180 euro

Grazie a te tre ragazzi potranno avere accesso gratuito al percorso di supporto e orientamento lavoro.

3. Aiuta un genitore ad avere un’occasione di supporto

Helen Keller, scrittrice e attivista statunitense, sordo- cieca dalla nascita, ha detto una frase che nel nostro mondo di operatori che lavorano accanto alle persone sorde è diventata fondamentale:

“La cecità allontana le persone dalle cose; la sordità allontana le persone dalle persone.”

 

Questo spiega un po’ il motivo per cui la nascita di un bambino sordo è un evento traumatico per la famiglia udente che, a differenza di quella sorda, non è minimamente preparata ad un’evenienza del genere.

La grande difficoltà dei genitori è nel dover affrontare da soli tutte le problematiche che ne derivano, senza poter contare su veri e propri centri di consulenza o professionisti concordi sull’iter socio-educativo e riabilitativo da seguire e le scelte da affrontare (come invece avviene in altri Paesi). Non è facile per un genitore affrontare ed accettare la diagnosi di sordità di un figlio, e l’impatto emozionale è forte e difficile da elaborare. Per fronteggiare questo disagio i genitori, e in particolare la madre, mettono in atto, senza esserne consapevoli, una serie di meccanismi difensivi e reazioni comportamentali che hanno la funzione di alleviare l’angoscia che la diagnosi di sordità può causare. Questi vanno dalla negazione, alla minimizzazione dei segnali, alla razionalizzazione, e al senso di colpa. Ma anche isolamento affettivo e/o sociale, e spostamento della rabbia e della frustrazione verso altre persone (in genere l’altro genitore o i professionisti che a vario titolo lavorano con il bambino).

Queste fasi in genere vengono superate, portandosi dietro però ripercussioni come l’iperprotettività, la scarsa autostima del bambino, o l’aspettativa di volere che il figlio si comportasse come se fosse udente, andando a ledere l’immagine di sé di bambino che è sordo, anche se figlio di udenti.

Un’altra preoccupazione tipica dei genitori udenti di figli sordi è la paura di non essere capiti dal bambino, ciò li porta a chiudersi in se stessi e a creare una pericolosa “frattura comunicativa” fra loro e il figlio. Una frattura che può determinare per il bambino problemi linguistici, psicologici e in certi casi cognitivi.

Da tutto questo, talvolta, anche il rapporto genitoriale ne esce compromesso.

Siccome sappiamo che i genitori hanno un ruolo essenziale nell’accettazione della sordità da parte del figlio e nella fiducia che avrà in sé stesso (per tale ragione più il genitore lo percepirà diverso da sé tanto il bambino si sentirà diverso dal genitore) , l’associazione LISten ha ideato uno spazio di ascolto e supporto dedicato ai genitori. Uno spazio libero e gratuito in cui i genitori possano sentirsi accolti senza giudizio, anche con i loro sentimenti più brutti, in cui confrontarsi, conoscere le diverse strade riabilitative e discutere di scelte educative. Uno spazio che faccia sentire tutti i genitori sicuri di non essere i soli.

La modalità di lavoro scelta è quella del gruppo, in cui i genitori incontreranno seduti nel cerchio non solo professionisti esperti del settore, ma anche altri genitori che ci stanno passando o che ci sono già passati e possono capire meglio di tutti le emozioni che si provano, ma anche come superarle. In cui condividere timori, ansie e scelte oltre che consigli pratici.

Essere tra persone sconosciute, ma che vivono una condizione comune, rende possibile esprimere e condividere sofferenze, bisogni, esperienze, conquiste, cambiamenti e speranze, verso un cambiamento che si teme di non saper sostenere ed affrontare. Partecipare a un gruppo significa avere qualcuno che ti aiuta e ti supporta, ma al contempo aiutare e supportare gli altri, in uno scambio emotivo e relazionale importante che consente allo stesso tempo di guardare dentro di sé e di guardare l’altro, acquisendo nuovi punti di vista e diverse letture di una difficoltà comune.

Oltre ai genitori faranno parte del gruppo nei vari momenti Barbara Zanettini, psicologa e psicoterapeuta collaboratrice di LISten, Erica Zani, assistente sociale e assistente alla comunicazione, Elisa Raineri, educatrice professionale, Rossella Dileone, mamma udente di una ragazza sorda, Jessica Filippone, figlia di Rossella, docente LIS e futura architetto.

10 euro

Garantirai ad un genitore la possibilità di partecipare ad un incontro.

20 euro

Garantirai ad un genitore la possibilità di partecipare a due incontri.

30 euro

Garantirai ad un genitore la possibilità di partecipare a tre incontri.

40 euro

Garantirai ad un genitore la possibilità di partecipare a quattro incontri.

50 euro

Garantirai ad un genitore la possibilità di partecipare a cinque incontri.

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