“[…] Di giorno, però, Biancaneve era sempre da sola e, siccome desiderava tanto vedere i monti e i minerali, tentò più volte di convincere i nani a portarla con loro. Dapprima lo chiedeva solo saltuariamente, ma via via la richiesta si fece sempre più insistente, finché i nani acconsentirono a condurla sui monti; in questo modo, Biancanvece non sarebbe più rimasta da sola tutto il giorno.
Biancaneve si dimostrò da subito forte e decisa, diventando in poco tempo un’esperta cercatrice d’oro. E cosi, ben presto, iniziò a seguire i nani in tutte le loro avventure; al mattino andava a lavoro e la sera tornava, proprio come facevano i nani. Era molto più felice di prima, poiché trascorreva le giornate in compagnia, facendo ciò che le piaceva.“
Queste sono alcune delle parole che abbiamo segnato e letto ad alta voce alle bambine e ai bambini di due classi delle primarie di Alessandria, Zanzi e Ferrero.
Qualche tempo fa abbiamo ricevuto l’invito a partecipare con un’attività da proporre all’interno di Marzo Donna 2022, una serie di iniziative promossa da Assessorato e Consulta Pari Opportunità del Comune di Alessandria, in collaborazione Associazione Attività e Commercio del Quartiere Cristo.
Volevamo condividere la nostra esperienza e visione di inclusione ma con uno sguardo al futuro: come non pensare ai bambini? Quando si inizia ad imparare il rispetto, l’amore e la cura per l’altro?
Così abbiamo unito i puntini e ci siamo fatti voce e mani per il messaggio contenuto nel libro Fiabe in rosso, scritto da Lorenzo Naia, illustrato da Roberta Rossetti, edito da Verba Volant Edizioni. Fiabe in rosso è un progetto nato a quattro mani contro la violenza sulle donne e gli stereotipi di genere e parte da una grande domanda:
Cappuccetto Rosso, Biancaneve, Raperonzolo…e se le loro storie andassero a finire in un modo diverso?
Con gli allievi delle due classi abbiamo ripercorso una delle storie contenute nel libro, quella di Biancaneve, imparando a trasmettere in LIS il candore della pelle della protagonista o la rabbia della Matrigna cattiva. È stato emozionante accogliere le domande dei bambini (“Ma i sordi parlano?”, “Ma come si dice il mio nome?”, “E grazie si fa così, vero?!”) e lo è stato anche assistere ai finali delle loro storie. Ognuno di loro ha pensato (e ripensato e ripensato e ripensato!) a come potesse finire questa fiaba che conosciamo tutti così bene ma che, in fondo in fondo, può anche finire in modo diverso.
C’è chi ha disegnato una matrigna che capisce che, insomma, a essere amici ci si diverte di più e che quindi va ad abbracciare Biancaneve. C’è chi ha disegnato un Principe “esperto di frutta”, che riconosce la mela avvelenata e che la butta fuori dalla finestra. C’è persino chi ha pensato a una festa di compleanno per uno dei nanetti e con le mele (quelle buone) ci ha fatto torte e pancake.
Ringraziamo di cuore tutte le bambine e i bambini che ci hanno accolto con entusiasmo e che si sono lasciati trasportare dall’immaginazione e dai nostri racconti. Un ultimo grazie sentito a Lorenzo Naia e a Roberta Rossetti per aver messo a disposizione la loro arte!
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