Ieri sera in occasione della giornata delle differenze culturali, trasmettevano su un canale tv un programma in cui venivano poste a persone portatrici di una “diversità” domande così dette “inaccettabili”, cose che sarebbe meglio evitare di chiedere, ma che sono normalmente oggetto di pregiudizio.
Bene.
Guardando il programma mi è venuta in mente la storia che Jessica mi ha raccontato pochi giorni fa, e che ora vi propongo…
Perchè non domandare? Perchè quando si ha un dubbio o una curiosità non chiediamo?
Solo chiedendo possiamo conoscere l’altro e le sue diversità, trasformandole in qualcosa di positivo e non in qualcosa che genera in noi paura.
Ieri sera non hanno fatto domande a nessuna persona sorda, purtroppo… ma qualche giorno fa una signora ha domandato qualcosa a Jessica…
Buona Lettura!
“Vi racconto un episodio accaduto recentemente, in una normalissima giornata primaverile, in compagnia, mi recai in un supermercato e li in attesa del nostro turno di servizio assistenza, mi sentii più volte osservata e più volte girai superficialmente lo sguardo sulla signora  che mi fissava.
Pian piano la sentii avvicinarsi e a quel punto la guardai… per un secondo ci guardammo e in quell’istante pensai di tutto: che fosse una persona che mi conosceva e non osava magari chiedermi informazioni personali, a qualcuno che aveva necessità di chiedermi un favore e mille altre idee…
In quell’attimo  i suoi occhi iniziarono a diventare lucidi…  mise la sua dolce calda mano sul mio braccio e mi disse: “posso farti una domanda?”
io: “certamente signora, mi dica”…
Nella signora vidi solo preoccupazione, dolore, tristezza, fragilità e null’altro…
poi con tanto coraggio mi disse: “anche il mio nipotino….”
e non riuscì a concludere la frase…
in quell’istante feci un profondo respiro di solidarietà e dissi “…è sordo?”
e la signora rispose “Sì”.
In quell’attimo avrei voluto darle un abbraccio di conforto ma le mie prime dolci parole di consolazione l’ hanno rassicurata:  la Sordità non è un problema anzi combattendola si può arrivare a grandi traguardi.
La chiacchierata è stata bella perché in quei dieci lunghi minuti ho saputo parte della vita del suo nipotino (impiantato a 2 anni e mezzo e ora ne ha 11) e io le ho raccontato della mia sordità, di come e quando se ne sono accorti, e le classiche chiacchiere di conforto…
ciò che mi ha colpito della signora è come rende la sordità un problema enorme (e soprattutto il fatto che sicuramente avrà visto in me il suo nipotino) e la speranza che il nipote potesse diventare in futuro una persona in gamba, che sente e parla bene come me.
Ma l’attimo più bello è stato quando mi ha riempito di complimenti per come parlavo e per le  poche cose che di me le ho raccontato.
Quando se n’è andata gli occhi stavano tornando lucidi ma le dissi “signora stia tranquilla, il suo nipotino sicuramente acquisterà grandi capacità, come me, e soprattutto noi sordi abbiamo quella forza che nessuno ha per combattere ogni ostacolo e vincere ogni giorno grandi vittorie!”.
Così sono riuscita a vedere un dolce sorriso sul viso di quella bellissima signora.
Li per lì dalla roccia esterna che sono sempre, ero una foglia tremante dentro me, perché pensavo a quanto brutto fosse sentirsi in quelle condizioni a causa della sordità, eppure, lo so, io mi sento fortunata a poter parlare, ascoltare, essere in una famiglia che mi ha integrata in ogni tipo di mondo e che soprattutto non rende il mio deficit un problema ma un orgoglio.
Tutto ciò l’avrei voluto anche per quella signora e il suo nipotino.
Ora vorrei fare solamente una riflessione dopo ciò che è accaduto…
Noi siamo bimbi, ragazzi o adulti come tutti gli altri, nessun ostacolo ci ferma. Niente fa sentire impossibilitati ad andare avanti, ma una cosa è certa, si siamo Sordi ma non inabili e con la nostra forza combatteremo il mondo…
Voi in primis genitori, nonni, fratelli, parenti, amici di persone sorde siate orgogliosi di noi e non abbiate paura del nostro deficit ma sorridete insieme a noi e siate orgogliosi come lo siamo noi di vivere in questa vita meravigliosa piena di gioie e divertimento. Se nelle vostre famiglie ci siamo noi sordi oralisti/segnanti, senza o con protesi/ic non abbiate paura di dirlo agli altri soprattutto a chi quel mondo lo vive e né fiero di viverlo!
Jessica-
Come da una semplice domanda, tutto può cambiare… basta solo guardare dal giusto punto di vista.
Grazie Jessica per come sei. Una battagliera che regala tutta se stessa al prossimo, indipendentemente da chi ha davanti…. battagliera per abbattere tutti i pregiudizi…
Preziosa come sempre.
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