La Legge 104 compie 30 anni.
Amata e odiata, la Legge 104 è stata approvata il 5 febbraio 1992, ed è la norma per eccellenza che regola l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone con disabilità.
Sicuramente innovativa, ai tempi è stata la prima Legge atta a garantire il rispetto della dignità umana e i diritti di libertà e autonomia delle persone con disabilità, e la piena e proficua integrazione in famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella vita di società. Oggi risulta poco attuale, come ben si può notare leggendo la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
Auspicando che presto possano essere introdotte modifiche alla Legge 104, vediamo cosa è importante conoscere di questa Legge ancora così fondamentale.
1) La Legge 104 NON è sinonimo di Invalidità Civile
Per l’INVALIDITA’ CIVILE viene valutato dalla Commissione Medica incaricata lo stato di salute della persona e come questa riesce a svolgere gli atti della propria quotidianità in relazione al suo stato di salute.
Per la LEGGE 104 invece la Commissione Medica è chiamata a valutare la persona nelle sue relazioni sociali, in base al problema di salute. La domanda di partenza è: “Quanto la condizione di salute va ad inficiare sulle relazioni sociali della persona?” . Pertanto vengono considerate le difficoltà sociali e relazionali.
L’accertata gravità prevede una serie di istituti di supporto.
2) Come fare domanda per avere riconosciuta la Legge 104?
La domanda di Legge 104 viene presentata in maniera analoga a quella di Invalidità Civile, anzi, se la persona vuole si consiglia di presentarle contemporaneamente. Altrimenti può essere presentata solo la domanda di riconoscimento Legge 104.
Il primo step è a cura del medico di base tenuto a compilare la prima parte. A questa parte andranno allegati i referti di visite mediche che attestino la presenza di determinate problematiche di salute. Generalmente (salvo eccezioni) la tempistica per il medico è di circa una settimana e il costo è di circa 60- 100 euro.
Per il secondo step si può agire in autonomia sul portale INPS o ci si può recare al patronato con la prima parte della domanda a cura del medico, si vanno così a compilare i dati di contatto. Importante verificare il codice del medico. Una volta inviata la domanda è consigliato stampare la ricevuta e conservare tutto. Arriverà poi la chiamata a visita presso la Commissione Medica composta da medici ASL e INPS.
Dopo la visita medica e dopo circa 6 mesi dalla presentazione della domanda, arriverà il verbale di riconoscimento Legge 104 (se in contemporanea è stata fatta domanda di invalidità civile, arriveranno due differenti verbali). Da questo momento sarà possibile utilizzare i permessi e i vari sgravi fiscali, laddove ne venga riconosciuto il diritto.
3) I Permessi Lavorativi
I permessi lavorativi consistono in tre giorni al mese (per lavoratori full time) che vengono riconosciuti al lavoratore con disabilità o alla persona lavoratrice che deve assistere un familiare o congiunto con disabilità. I giorni di permesso possono essere presi anche in maniera discontinua, ma non sono cumulativi. Se non vengono utilizzati i 3 giorni nell’arco del mese questi vengono persi.
Per poter utilizzare i permessi è necessario che sul verbale di riconoscimento Legge 104 venga specificata la gravità (art.3 comma 3).
Quando la persona desidera usufruire dei giorni di permesso da Legge 104 deve comunicarlo all’INPS. I permessi 104 NON sono retroattivi. E’ possibile richiederli dalla data di arrivo del verbale. E’ possibile fare la richiesta autonomamente da portale INPS o recandosi al patronato.
Per i familiari che usufruiscono dei permessi di L. 104 per assistere un familiare o congiunto è possibile godere dei permessi 104 solo se la persona con disabilità è a casa. Se la persona con disabilità è ricoverata i permessi per il caregiver vengono meno.
Secondo la Legge non è necessario dare un particolare preavviso al datore di lavoro quando si ha necessità di prendere i tre giorni di permesso, tuttavia è bene informarsi di eventuali regole interne e stabilire accordi con il datore di lavoro.
4) Circolare 38 del 2017
Dal 2017 i Permessi lavorativi da Legge 104 possono essere utilizzati anche da coppie di fatto per assistere il proprio partner e da persone unite in unione civile con la persona da assistere (in questo caso il diritto non è estendibile ai parenti del partner, ma solo al partner)
Per farne richiesta è necessario presentare i documenti relativi all’unione civile o per le coppie di fatto si fa riferimento alla dichiarazione anagrafica rilasciata dagli uffici comunali.
5) Legge 104 comma 3 + 3 bis
Se il caregiver a cui vengono riconosciuti i permessi lavorativi per assistere un congiunto con disabilità abita entro 150 km dall’assistito può prendere i permessi 104 senza necessità di dare evidenza del servizio prestato. Se invece il caregiver abita oltre i 150 km è tenuto a presentare documentazione che dimostri di essersi recato effettivamente dall’assistito (biglietto dei mezzi pubblici o ricevuta del pagamento del pedaggio autostradale). Questi vanno consegnati al datore di lavoro.
6) Il Referente Unico della Legge 104
Alle persone adulte con disabilità viene riconosciuto un unico congiunto con funzione di caregiver a cui viene riconosciuto il diritto di beneficiare dei permessi lavorativi.
Per quanto riguarda i minori non è previsto un referente unico. I giorni riconosciuti sono sempre tre ma possono essere alternati tra i due genitori. Pertanto entrambi i genitori possono prendere i permessi riconosciuti dalla Legge 104 ma non contemporaneamente.
Se i figli con disabilità sono due, e ad entrambi è riconosciuto il diritto di usufruire della Legge 104 , allora i giorni diventano sei, e possono essere presi da mamma e papà contemporaneamente in caso di necessità.
7) Sussidi tecnici e informatici
La legge 104 riconosce inoltre sgravi fiscali per l’acquisto di auto, strumenti informatici e ausili che consentono alla persona di comunicare più efficacemente e su lavori strutturali per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
E’ prevista la detrazione Irpef al 19% e iva agevolata al 4%.
Per poterne usufruire occorre una prescrizione medica dal medico prescrittore dell’ASL di appartenenza in cui risulti specificato il collegamento tra la difficoltà della persona con disabilità e il beneficio dato dall’ausilio che si vuole richiedere. Ciò va allegato al certificato ASL attestante l’invalidità in cui risulti la disabilità motoria, sensoriale o la difficoltà di linguaggio.
8) Legge 104 e compimento della maggior età
Non esiste una normativa in merito. Solitamente accade che se sul verbale di riconoscimento Legge 104 non è prevista la rivedibilità, questa continua anche dopo i 18 anni. Se invece è prevista la rivedibilità allora si ripete la visita medica in Commissione e verrà fatta una nuova valutazione. Con la maggior età è possibile avere diritto a sgravi fiscali e permessi da lavoro diretti alla persona con disabilità.
LINK UTILI: https://lalegge104.it/ https://www.legge104.it/moduli-da-scaricare-legge-104/
Spero che questo articolo sia stato utile.
Buon compleanno Legge 104!
A cura di: Erica Zani
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